mercoledì 11 novembre 2015

San Martino

Mi sono girata un attimo ed è già novembre; la scorsa settimana ho compiuto 38 anni ma io comunque non me ne sento più di sei e mezzo.

Passato il compleanno, si pensa già al Natale ovviamente e visto che se dessi ascolto a Sveva dovremmo già addobbare l'albero, ho deciso di parlarle di San Martino. Non siamo credenti ma la leggenda mi è sempre piaciuta e così glie l'ho raccontata, senza scomodare divinità alcuna ma soltanto un po' di "magia" per raccontare perché, quando il sole scalda le giornate di novembre, si parla "estate di San Martino".

Questa "estate" ci sta dando tanta gioa e stiamo cercando di godercela il più possibile, noi che dell'estate, quella vera, non amiamo il troppo caldo e l'afa.

Così dopo essere state al parco siamo tornate a casa e mentre io lavoravo Sveva ha colorato un disegno di San Martino che ho trovato su La pappa dolce.







 Quando ha finito di colorare, invece di fare i buchi alla pagina ha voluto ritagliare l'immagine e incollarla, perché ha delle forbici nuove che ovviamente andavano collaudate.

Abbiamo poi fatto un dettato utilizzando alcune delle parole che abbiamo trovato nella storia e con le lettere che già abbiamo affrontato.

Le piace tantissimo il quaderno ad anelli perché può tenere tutto insieme; per me è anche estremamente pratico.

Fino a poco tempo fa Sveva, pur amando colorare, non rispettava i margini. Io non me ne sono mai crucciata e col tempo ha iniziato lei a voler essere più precisa, prova che non è qualcosa che si possa o debba insegnare.





Dopo aver finito il dettato, abbiamo iniziato a preparare la pasta frolla per fare il biscotto di San Martino che si mangia tradizionalmente a Venezia; noi abbiamo fatto un impasto "normale" e ci siamo aiutate con un'immagine presa in rete per ricavare la sagoma del biscottone.





Preparazione del modello

Manine in pasta

Mamma impasta e Sveva fotografa, anche bene direi!


Mentre l'impasto riposava in frigorifero, ci siamo messe a costruire due lanterne; ci sono varie interpretazioni a riguardo ma per Sveva la spinta a farle è stata scoprire che i bambini del nord Europa accendono la lanterna ogni sera fino a Natale, forse le pare che l'attesa sarà così più breve! 

Abbiamo fatto due lanterne semplicissime perché volevo che fosse in grado di farle quasi da sola. 
Abbiamo usato due strisce di cartoncino 25x15 cm; le lanterne sono venute un po' strette quindi vi consiglierei di fare due strisce di 35 x 15.

Sveva ha poi deciso di realizzare i disegni da intagliare servendosi di uno stencil delle principesse che abbiamo in casa da tempo e un Uniposca bianco a punta fine perché chiaramente non riusciva più a pazientare per provarlo! 



Lei ha scelto i soggetti e la loro disposizione e io li ho ritagliati con un taglierino di precisione.
Sul retro di ogni figura Sveva ha incollato dei ritagli di carta velina colorata



e abbiamo montato le lanterne, su cui Sveva ha deciso, giusto per poter usare ancora il pennarello bianco, di scrivere "San Martino 2015". Abbiamo poi utilizzato due "candeline" elettriche per illuminare dall'interno le nostre lanternine; non ho paura che Sveva possa bruciarsi ma una fiamma libera vicino a della carta E a due gatte pazzoidi non è ci è parsa una buona idea, quindi abbiamo optato per innocue fiammelle a batteria :) Ecco il risultato! 


Intanto la pasta frolla si era solidificata e ci siamo date alla pasticceria, non condividerò la ricetta perché non è venuta come avrei sperato, era difficilissima da tirare e ne ho sciupata parecchia, inoltre continuava a rompersi e so che è dipeso probabilmente da noi, comunque se avete una ricetta per pasta frolla collaudata, usate quella. La parte divertente, d'altronde, è stato il ritaglio dei biscotti e la successiva decorazione. Abbiamo approfittato per fare un altro dettato... di biscotto! :)

La sagoma di San Martino a cavallo
Letterine
Ed ecco il risultato finale, quando Mirko è arrivato a casa Sveva stava per esplodere, non vedeva l'ora di mostrarglielo. Io, sinceramente, ho maledetto mentalmente l'impasto più e più volte e più che dei biscotti avrei avuto bisogno di un bicchiere di novello (o due), anche senza castagne ma l'importante, come sempre, è aver fatto una bella esperienza di cui Sveva è stata felice ed orgogliosa.




BUON SAN MARTINO DA SVEVA!



P.S. sì, è vero, abbiamo anticipato il tutto di un giorno ma l'abbiamo fatto per poter pubblicare il post nel giorno giusto! 






mercoledì 28 ottobre 2015

Aggiornamenti dalla nostra piccola casa

Non sono più riuscita a scrivere per un po' di tempo, le giornate sono fitte di impegni: lavoro, studio, progetti, danza, uscite con gli amici, letture... A casa nostra si stanno inoltre discutendo scelte importanti per il futuro e spero di poter presto condividerle con voi.

Nonostante questo non sento la fatica, sono stanca a volte ma serena e tranquilla, contenta, carica e piena di voglia di fare anche se non sempre riesco a fare tutto quello che vorrei.

Mai come in questo periodo mi rendo conto di come la perfezione non esista; esiste un gioco di equilibri che ci permette di incastrare tutto in modo più o meno armonioso, non senza qualche senso di colpa perché si vorrebbe sempre dare e fare di più e invece bisognerebbe riconoscersi il merito di ciò che si fa e che è sicuramente abbastanza.

Sveva ed io grazie al cambio dell'ora riusciamo a svegliarci prima senza fatica, così alle 8 siamo già belle attive e pimpanti, intente a fare colazione e chiacchierare ma soprattutto ridere, perché Sveva è una comica nata e parlare con lei è uno spasso. Ultimamente infila citazioni cinematografiche a raffica, tutte un po' nerd, diciamolo...

Poi ognuna si mette al lavoro, io al pc, lei al tavolo o per terra o dove le pare (solitamente al tavolo) e nelle ultime settimane ho deciso di darle maggiore autonomia. Non ha senso che io stia lì accanto a lei mentre esegue addizioni o disegna o scrive, per cui io le dico che cosa fare e lei fa, ovviamente può consultarmi e la aiuto se non riesce ma la incoraggio a fare da sola e quando riesce a fare qualcosa le brillano gli occhi dalla gioia.



La matematica le piace veramente molto, ha scoperto che fare addizioni è, fondamentalmente, un gioco e spesso la sento dire frasi come: "eh, ma non sono mica scema, lo so che 3 + 7 + 1 è uguale a 7 + 3 + 1, credi di fregarmi libro?". Sta usando anche il pallottoliere che non capisco perché abbia una brutta fama; come tutti gli strumenti didattici, lo trovo utile abbinato ad altri strumenti e per lei è stato perfetto per capire il concetto di decina e unità, più della linea del 20.
Alla fine ho anche comprato un libro ministeriale. Sì, l'ho fatto. Per aiutarmi a stendere uno straccio di programma che servirà poi per l'esame di idoneità di fine anno.
Ne ho scelto uno a caso e la mia opinione su tali libri è rimasta invariata... sarei curiosa di sentire un commento dalla bocca di Maria Montessori, a riguardo. 




Visto che io da bambina adoravo fare il gioco "Unisci i puntini" de "La settimana enigmistica" ho deciso di cercare delle immagini per Sveva con i numeri da 1 a 20, ha così imparato anche a usare il righello per unire i punti più lontani e a fare a mano libera righe più precise e dritte. 
Visto che scrivere i numeri le piace molto meno che contare a mente o con lo strumento, le ho fatto una pagina di numeri di completare, con calma, quando le va, senza forzarla ma sempre ricordandole che se si allena le cose le verranno meglio. Il nostro motto è:


TUTTO È DIFFICILE PRIMA DI DIVENTARE FACILE


Visto che tutti i giorni facciamo un dettato con qualche parola che poi lei disegna, stamattina su suggerimento di un'amica che è un'insegnate montessoriana ho voluto proporle l'auto-dettato con le carte delle nomenclature ed è stato un successo, le è piaciuto come le piace tutto ciò che riesce a fare da sola, perché si sente grande e capace e sa che ho fiducia in lei.


Comunque non è mai proprio sola sola, ha un'aiutante d'eccezione, la piccola Mindy :)
BECCATA!
Queste sono le attività prettamente "didattiche", poi ovviamente c'è tutta la parte più ludica e divertente ma abbiamo convenuto che un'oretta al giorno di lavoro si può fare! 

A proposito della parte più divertente, abbiamo fatto il nostro primo Lapbook. Ok, non è proprio farina del nostro sacco perché siamo state fortunate e abbiamo trovato tutto il materiale stampabile pronto ma come prima volta è andata benissimo così visto che era una novità per lei, io ne sto facendo uno con i miei bimbi del corso di inglese e pare che lo stiano apprezzando! 

Il tema del lapbook è "La piccola casa nei grandi boschi", visto che abbiamo finito di leggerlo venerdì scorso. Le è piaciuto tantissimo ed è un po' dispiaciuta che dobbiamo restituirlo alla biblioteca ma spero di trovarlo in qualche mercatino dell'usato, prima o poi. 

Abbiamo fatto il lapbook in inglese così abbiamo incorporato anche l'apprendimento di qualche parola nuova, alla fine è stata orgogliosissima del suo libretto che ha colorato con moltissima cura, anche se un aiuto stavolta ci è venuto anche dal papà, abbiamo passato una bella serata tra forbici, colla, colori e chiacchiere. 

Ecco qui alcune foto del risultato finale, con cui vi lascio perché piove e fa freddo e quindi abbiamo deciso che è ora di farci un tè e guardarci qualcosa su Netflix, confidando nel meteo perché sabato si torna a Leolandia! 




LAVORI IN CORSO

COPERTINA

PARTICOLARE INTERNO, I CIBI CONSERVATI IN SOFFITTA
LA TASCA DI LAURA, "AGGIUSTATA" DA SVEVA

L'AFFUMICATORE PER LA CARNE CACCIATA DA PA

PASSAGGI NECESSARI PER FARE IL FORMAGGIO
LA CASA CON LE FINESTRELLE APRIBILI










venerdì 9 ottobre 2015

Autunno, una raccolta di attività



Circa un mese fa, mentre ero in vacanza con Sveva dai nonni materni, ho risposto ad un post di Sybille Kramer in cui chiedeva se ci fossero mamme e bimbi interessati a testare la sua ultima raccolta sull'autunno e farle sapere le nostre impressioni.

Possiedo già gli altri due e-books di Sybille: "E oggi cosa facciamo?" ed "E oggi che cosa ho voglia di fare?"
E oggi cosa facciamo? è stato il primo che ho acquistato dopo aver guardato il video di un suo intervento in occasione di S-cool 2014.
Lei probabilmente non lo sa ma quell'intervento è stato abbastanza decisivo nella nostra scelta di fare homeschooling.

Quindi quando ha chiesto chi avesse voglia di provare la sua nuova raccolta, mi sono subito fatta avanti perchè sembrava promettente e infatti non siamo rimaste deluse.

La raccolta, che potete trovare qui, contiene un'avventura di lettura, una storia con immagini da leggere insieme, un memory in tre lingue - italiano, tedesco e inglese -, 5 disegni da colorare e da utilizzare per inventare una storia o tante storie e delle immagini a colori per decorare quel che si vuole.

L'avventura di lettura ha avuto un successo incredibile. L'abbiamo letta e riletta e ancora riletta un sacco di volte in questo mese, tanto che ormai conosce tutti i finali e le possibili combinazioni a memoria.


   
Avventura di lettura Autunno      


Le immagini da colorare sono bellissime, ci siamo divertite a guardare tutti i più piccoli particolari e ad inventare storie per poi passare a colorarle, lavoro che che è toccato alla mamma, non perchè Sveva non volesse farlo ma piuttosto perchè lo volevo fare IO! :)


La storia con le immagini ha come protagonista una bimba di nome Emma e il suo cane Renzo, ma a casa nostra - ovviamente - la bambina si chiama Sveva e il cane Arya!

Con le immagini colorate abbiamo decorato un vassoio che prima conteneva delle tagliatelle e che è diventato il vassoio delle attività autunnali.

Infine c'è il bellissimo memory dell'autunno che comprende 16 immagini dalla natura, disegnate da Sybille; una piuma, una ghiandaia, delle belle castagne marroni sono solo alcune delle immagini che troverete, naturalmente accompagnate dalle rispettive carta con le nomenclature in tre lingue. Noi che siamo, ahinoi, piuttosto cittadine, ci siamo impegnate molto a cercare i frutti e le piante raffigurati sulle carte e in qualche caso ci siamo riuscite, per gli animali non c'è speranza, qui ci sono solo dei molestissimi piccioni.

Se Sybille non ce lo avesse gentilmente omaggiato, lo avrei sicuramente acquistato perchè ho trovato delle belle idee che sono utilizzabili da bimbi dai 4 ai 10 anni circa.





Il mio consiglio è quello di creare una cartellina o un vassoietto come abbiamo fatto noi, perchè è bello avere tutto a portata di mano in modo ordinato. Fare homeschooling, infatti, comporta anche un certo grado di "disordine creativo"! Sul tavolo ci sono sempre fogli, penne, matite, pennarelli, libri, quaderni, colla, cartoncini, progetti iniziati o appena terminati, strumenti di lavoro come la linea del 20, gli alfabeti mobili, lego, bambole tante briciole...


Buon fine settimana, domani mattina io ho deciso di prendermi qualche oretta per me mentre Sveva e il papà andranno all'acquario civico di Milano.






sabato 3 ottobre 2015

Mamme, figlie, lavoro.

Avrei voluto scrivere più spesso ma come ho già scritto "life happens".
Questa settimana ho iniziato un nuovo lavoro, anzi telelavoro. È un part-time con orario flessibile che mi dà l'opportunità di fare una delle cose che più amo: scrivere. Non è solo questo ma a tempo debito vi rivelerò i dettagli, per ora posso dire di essere molto contenta sia del lavoro in sè che delle persone con cui ho l'ONORE di collaborare.

Sveva, quando glie l'ho detto, mi ha risposto chiaramente che lei preferirebbe avere una mamma che non lavora affatto. Le ho risposto che avere qualche entrata in più sarà di beneficio anche a lei perchè potremo fare più cose ma lei mi ha serenamente risposto che sta benissimo anche così. Oggettivamente non le manca nulla di ciò di cui ha VERAMENTE bisogno e ha sempre accettato serenamente eventuali rinunce  motivate, abbiamo sempre cercato di farle capire che molti bisogni sono indotti ma non sono reali e credo che il concetto sia stato pienamente compreso.

In ogni caso a me piace che lei veda la sua mamma impegnata a fare qualcosa che le piace, stanca ma con il sorriso sulle labbra e che pensi al lavoro non come a qualcosa di tedioso ma come ad un'opportunità, non solo di guadagno ma anche di felicità. Io ho la fortuna di poter dire che faccio davvero solo quello che mi piace, una grande fortuna davvero.

Questa nuova opportunità fa sì che debba ripensare tutta l'organizzazione anche se di fatto non incide molto sul nostro homeschooling perchè Sveva preferisce comunque lavorare nel primo pomeriggio o la sera, mentre al mattino si dedica al gioco e alle attività creative permettendomi di lavorare pur rimandendo disponibile e presente.

Moltissime persone lavorano in ufficio e hanno mansioni che potrebbero tranquillamente essere portate avanti da casa, attraverso il telelavoro e mi pare incredibile che non sia ormai diventata la norma far lavorare le persone da casa almeno qualche giorno a settimana; lavorare con maggiore serenità, risparmiando il tempo degli spostamenti e delle pause per poter stare di più con la famiglia o con gli amici avrebbe una ricaduta positiva anche sulla produttività. Le aziende stesse potrebbero risparmiare su spazi, riscaldamento, elettricità.
Per non parlare delle assenze da lavoro che verrebbero quasi azzerate. Spesso infatti anche un banale raffreddore rende difficile uscire per andare a lavorare perchè il fisico risente degli spostamenti e del clima, ma rimanendo al caldo nella propria casa si può spesso lavorare comunque senza grossi problemi almeno per qualche ora.
Mirko, che lavora da casa tutti i venerdì ma talvolta anche per intere settimane, non ha mai fatto un giorno di mutua in sei anni proprio grazie a questo.
Spesso tutto ciò che gli serve è rallentare, dormire un paio d'ore in più al mattino, stare al caldo ed evitare gli estenuanti spostamenti che i pendolari conoscono bene.
Se si sfruttasse di più la possibilità di"telelavorare" tutta la comunità potrebbe beneficiare del fatto di avere genitori più presenti e con più tempo per portare i bambini al parco, in biblioteca, al museo, alle mostre, a teatro o semplicemente a passeggio. Ci sarebbero più bambini e persone in giro e più tempo per le relazioni sociali. Senza dimenticare un po' di sano ozio che più che il padre di tutti i vizi io vedo come lo zio che ha capito tutto dalla vita.

A proposito di ozio, abbiamo imparato quanto sia bello concedersi dei momenti di riposo quando ne abbiamo bisogno e stare semplicemente accoccolate sul divano a parlare, discutere di un film o di un libro, rispondere alle (innumerevoli) domande di Sveva, leggere.

Al momento stiamo leggendo "La piccola casa nei grandi boschi" di Laura Ingalls; è introvabile perchè fuori catalogo (disponibile invece "La casa nella prateria", edito da Gallucci) ma la nostra biblioteca è riuscita a farcelo avere grazie al prestito interbibliotecario.
Sveva ne è rapita perchè racconta di un tempo in cui tutto veniva fatto a mano, in casa; dall'affumicare la carne dentro un tronco cavo al fare il pane, dal fondere le pallottole per il fucile tra le braci del camino al fare il burro per poi colorarlo, per renderlo più bello, con del succo di carota ottenuto grattando una carota sul fondo di un tegame bucato.

Visto che il pane in casa noi lo facciamo già abbastanza regolarmente, questa settimana abbiamo voluto provare a fare il burro.
Non abbiamo una zangola per cui ci siamo ingegnate con quel che avevamo in casa, nella fattispeciele un montalatte manuale.

Abbiamo messo dentro un po' di panna e poi Sveva ha iniziato a far andare su e giù il montalatte. Ovviamente dopo un po' si è stancata e ha chiesto a me di farlo, dopo un po' mi sono stufata anche io e quindi ho iniziato semplicemente a "shackerare"  la brocca fino a che aprendola abbiamo visto che il burro era affiorato in superficie, l'abbiamo filtrato tenendo da parte il latticello che useremo domani per preparare i pancakes per la colazione e lo abbiamo messo in frigo a solidificare. Stamattina l'abbiamo spalmato sulle fette biscottate con la marmellata per la nostra colazione.


La nostra "zangola"


Burro e latticello


In settimana abbiamo fatto anche molto altro, andando avanti nel nostro "programma" di lettoscrittura e matematica e nella lettura dei nostri atlanti, del bellissimo "Children just like me" (in italiano potreste trovarlo in biblioteca con il titolo "Bambini come me", è un libro abbastanza datato ma che, se lo trovate, vale la pena leggere), Sveva si è anche cimentata con le tempere su tela per la sua interpretazione di "Inside out" che siamo andati a vedere la scorsa settimana.

Oggi  ho acquistato in edicola un bellissimo libro in uscita con il mensile "Le scienze": Il laboratorio delle meraviglie, che contiene le istruzioni per numerosi esperimenti da fare a casa con le spiegazioni scientifiche. Si tratta del primo volume della serie "La scienza per gioco", qui trovate l'intero piano dell'opera.





Noi in famiglia abbiamo un unico vizio, i libri, per cui abbiamo deciso di acquistare l'opera completa.
Stamattina ho anche comprato un libro per me e allungato la lista dei desideri presso la mia libreria preferita, Le notti bianche a Vigevano.

Questo mi porta a condividere una bella conversazione avuta con Sveva questa mattina.
Ieri ha perso un dentino, il sesto e naturalmente stanotte la fatina o il topino (non abbiamo ancora capito bene chi passi, dipende dal turno di lavoro!) sono passati a lasciare qualche monetina portandosi via il suo bel dentino bianco.
Quando si è svegliata la prima cosa che ha fatto è stata controllare sotto il cuscino. Dopo poco mi ha chiesto quanto manchi a Natale, glie l'ho detto e ho aggiunto che quest'anno la letterina potrà scriverla da sola, visto che sta imparando a scrivere.

Lei ci ha pensato un po' su e mi ha detto che preferisce non farla: sai mamma, a volte scelgo cose che mi sembrano bellissime ma quando poi le ricevo non sono come me le aspettavo. Preferisco lasciar fare a Babbo Natale, non si sbaglia mai, mi porta sempre dei bellissimi regali perchè mi conosce bene!

Nei limiti del possibile l'abbiamo è sempre stata accontentata ma sono contenta che abbia capito, da sola, che le cose non sempre sono come le immaginiamo - questo vale veramente per tutto - e infatti i regali preferiti sono sempre stati i giochi creativi, quelli da tavolo e ovviamente i suoi amatissimi libri!

Buona domenica, amici, a presto!




mercoledì 23 settembre 2015

Finalmente l'autunno...


Il gufetto di cui vi avevo già parlato, finalmente terminato e appeso


Insieme alla malinconia per le giornate che si accorciano, provo sempre una sorta di eccitazione all'arrivo dell'autunno.
Mi piace stare in casa, mi piace la pioggia che trovo rilassante, mi piace stare sul divano con la copertina e un libro, bere tazze di tè fumante, mi piacciono le giornate di sole con il cielo terso e l'aria frizzantina. Anno dopo anno mi importa sempre un po' meno, però l'autunno è anche la stagione in cui sono nata e quella di cui porto addosso i colori: capelli ramati, occhi scuri, pelle chiara ricoperta di efelidi.

Sveva invece, come tutti i bambini si entusiasma in ogni stagione, come solo i bambini sanno fare.

Stamattina ha guardato fuori e constatato che l'autunno è arrivato davvero, con il suo carico di pioggia e dunque ha deciso di cambiarsi e mettersi un abitino estivo smanicato!! :)

Dopo colazione abbiamo letto un libro stando accoccolate sul divano. Il libro parla di una famiglia di orsi che va in vacanza in campagna, la storia in sè non è niente di particolare ma le illustrazioni sono molto graziose.

Dopo ha finito un flipbook che aveva iniziato qualche giorno fa ma che non eravamo riuscite a finire perchè... life happens! Insomma, avevamo da fare, tra prove di danza, uscite con gli amici, passeggiate e la bella notte fatata a Vignarello.
Questo è il secondo anno che ci andiamo, di sabato sera e per i bambini è veramente un momento magico. Le stradine pullulano di bancarelle un po' magiche e le fate camminano tra la gente parlando con i bambini prima di esibirsi in uno spettacolo teatrale con un gran finale di fuochi di artificio, lanterne volanti e un bel falò intorno al quale danzare. Sveva si è lanciata nelle danze tenendo per mano due fate e il suo visetto era illuminato da un sorriso emozionato. Dopo mi ha detto: non potevo fare a meno di sorridere, ero troppo felice!
Ad un certo punto le è stato chiesto se lei fosse una principessa o una fata e lei ha candidamente risposto: nè l'una nè l'altra, io sono una bambina!
Mi piace pensare che dal suo punto di vista essere una bambina sia un privilegio ben più grande dell'essere una fata o una principessa.

Ogni giorno ci dedichiamo un po' sia alla scrittura e lettura che alla matematica, che le piace molto. Ieri abbiamo introdotto il concetto di pari e dispari che pare aver capito bene. Per quel che riguarda la scrittura mostra di cavarsela bene, non ha bisogno di molto aiuto nello scrivere parole lunghe e complesse e io tendo a non correggerla per ora, le mostro il modo più "economico" di scrivere ciascuna lettera, per esempio dall'alto verso il basso e la "O" in senso anti-orario e lei apprezza perchè vede che riesce meglio e che la calligrafia è migliorata ma per il resto la lascio libera di trovare la giusta misura delle parole nello spazio del foglio bianco, pur utilizzando anche il quadrettone da 1cm e la riga di quinta.

Stamattina dopo aver finito il flipbook e il passaporto e dopo un ulteriore ripasso di geografia, abbiamo deciso di fermarci un po', abbiamo preparato un bel pranzetto autunnale a base di verdure, ceci, olive e riso integrale (una di quelle ricette per la serie "apriamo il frigo e buttiamo qualcosa in padella" ma che riescono solitamente molto bene) e una macedonia di pesche, mele e prugne per dessert.

Sicuramente l'homeschooling ci permette di curare maggiormente l'alimentazione; la sua perchè ho il controllo di quel che mangia, so che non assumerà caramelle e dolciumi - come succedeva regolarmente a scuola - a meno che sia io a offrirli. La mia perchè quando lei andava all'asilo io tendevo ad alimentarmi male a pranzo, essendo da sola, non necessariamente mangiando schifezze ma magari mangiando poco e poi spiluccando nel pomeriggio o arrivando troppo affamata a cena e mangiando quindi poi troppo.

Oggi avrà la seconda lezione di danza sensibile con la maestra che ama, ma ha deciso di fare anche danza classica che - a sorpresa - le è piaciuta molto. Mi ha detto che la maestra è brava, dolce e la fa ridere "e poi, mamma, è una persona seria".
Lunedì ha fatto anche la prova di danza acrobatica e io temevo che non le sarebbe piaciuta perchè non sa ancora fare molte cose e tende a demoralizzarsi. Invece è uscita contentissima dicendomi che oltre alla capriola che sapeva già fare ha imparato quella all'indietro e poi sta imparando a fare la ruota. Non l'avrei mai obbligata ma l'avrei sicuramente incoraggiata a provare per un po' perchè so quanto sarà felice quando riuscirà a fare cose che ora le sembrano difficilissime.

Vi lascio con una carrellata di foto, tra cui quelle della nostra torta di mele della scorsa settimana che è piaciuta molto. La ricetta è quella della torta di mele al latte caldo, è venuta buonissima, provatela perchè ne vale sicuramente la pena. Il consiglio è quello di utilizzare uno stampo rotondo normale, quello a forma di rosa che ho usato io è bellissimo ma la zona centrale, più alta, fa si che si debbano allungare molto i tempi di cottura col rischio di bruciare alcune parti.



Buon autunno a tutti!

Sole e Sveva









venerdì 18 settembre 2015

Build your library, il nostro curriculum

Fin da quando la decisione di fare homeschooling è stata presa, abbiamo iniziato a chiederci che cosa avremmo fatto con Sveva, anche in considerazione del fatto che sosterrà l'esame di idoneità e quindi dovremo metterla in condizione di raggiungere gli obiettivi previsti dalle indicazioni nazionali.

Ho iniziato a sfogliare alcuni testi in adozione nelle scuole e ho visionato una guida dell'insegnante, tuttavia non mi sembrava che potessero fare al caso nostro. Molte delle cose presenti sui testi o sulla guida Sveva già le conosce bene per cui era mia intenzione offrirle stimoli maggiori.

D'altronde se devo utilizzare il testo in adozione a scuola, tanto vale che a scuola ci vada. Anche se sicuramente l'avrei presentato in modo accattivante, avrei dovuto prima di tutto trovarlo accattivante io e proprio non ci riuscivo.

Allo stesso tempo non me la sentivo di lasciare tutto al caso ma nemmeno di affidarmi completamente ad un programma predefinito e troppo rigido.
In Italia le famiglie che fanno homeschooling sono ancora poche e non c'è molto materiale a disposizione mentre in USA, dove gli homeschooler sono milioni, c'è una vastissima offerta di piani di studio, alcuni anche gratuiti. La maggior parte sono religiosi ma esistono anche dei piani di studio non religiosi (secular) e dopo averne valutati alcuni, ho scelto questo.

Build your library (letteralmente "costruisci la tua biblioteca") è un curriculum basato su materiale letterario. In altre parole sui libri. Ma che libri?

Ovviamente dipende dalla "classe" o "grade" ma niente e nessuno vietano di utilizzare un curriculum di una classe inferiore o superiore adattandolo alle esigenze dei bambini. Noi per esempio abbiamo scelto quello per il Kindergarten perchè tratta un argomento che a Sveva interessa molto: il mondo. Inoltre è meno impegnativo di quello successivo e in questo momento in cui lei si sta concentrando molto sul "leggere, scrivere e far di conto" mi è sembrato più appropriato. A partire da libri illustrati, ma non solo, si inizia un viaggio intorno al mondo estremamente divertente e stimolante.

I libri "cardine" che verranno utilizzati durante tutto l'anno sono L'atlante per bambini della National Geographic, un Atlante degli animali (noi non abbiamo preso quello consigliato ma stiamo usando L'atlante degli animali di Virginie Aladjid, L'ippocampo edizioni), un libro bellissimo sui bambini del mondo "Children just like me", un libro di attività creative dal mondo "Around the worlds art and Activities" e un libro di cucina dal mondo che però non siamo riusciti a trovare per cui ci affideremo al web per scoprire e testare ricette di altri paesi.





Oltre ai libri sopracitati vengono proposti numerosi altri libri, tra cui "How to make an apple pie and see the world"  e "Me on the map" che ho già citato in un post precedente e che stiamo utilizzando questa settimana.
A partire dalla prossima settimana, se la biblioteca riuscirà a farcelo arrivare in tempo, inizieremo a leggere "La piccola casa nei grandi boschi" di Laura Ingalls, QUELLA Laura Ingalls della casa nella prateria, serie TV forse sconosciuta ai più giovani ma la cui sigla risuona già nelle orecchie dei miei coetenei.

La lettura della piccola casa richiederà 4 settimane durante le quali proporrò diverse attività di geografia, storia, scienze e arte come previsto dal curriculum e poi passeremo ad altri libri che ci porteranno in giro per il mondo permettendo a Sveva di raggiungere gli obiettivi previsti per la classe prima (ad esclusione di matematica e italiano per cui utilizzo materiale diverso) pur stimolando la sua curiosità e soddisfacendo i suoi interessi.

Vederla entusiasta del suo mappamondo, intenta a guardare stato per stato, chiedendomi dove vivono o da dove vengono alcuni dei nostri amici, è una grande gioia. Il libro "Me on the map" la sta aiutando a capire meglio la sua posizione nel mondo e la entusiasma scoprire ogni giorno cose nuove.

È chiaro che l'argomento verrà approfondito ulteriormente nei prossimi anni ma intanto inizia ad avere un'idea di come sia fatta la terra con i suoi continenti, scoprirà come vivono le persone nel resto del mondo e insieme a lei anche io andrò alla scoperta di luoghi poco noti.

Il costo del curriculum è ragionevole, ho pagato circa 25$ per il curriculum per tutto l'anno. È molto flessibile perchè posso adattarlo ai tempi di Sveva, alla nostra lingua (molti dei libri sono disponibili in Italiano ma il fatto che altri siano in Inglese non è un problema e posso sostituire alcuni dei libri con altri simili sull'argomento), non è "troppo", se un'attività non ci piace la saltiamo, se un libro non ci piace nessuno ci obbliga a leggerlo ma tendenzialmente, conoscendola e anche sentendo i pareri di altre famiglie che utilizzano lo stesso curriculum, so che li amerà tutti.

La decisione di usare un curriculum è dipesa, come dicevo, dalla mia necessità di avere un programma da seguire per quanto flessibile e interessante. Per me sapere che ogni giorno potrò fare riferimento al curriculum per proporre cose nuove a Sveva è importante, soprattutto durante questo suo primo anno.

Inoltre non è necessario acquistare tutti i libri immediatamente, alcuni li posso chiedere alla biblioteca, alcuni sono disponibili in versione e-book, altri ancora sono reperibili usati a pochi euro e li ordinerò o acquisterò solo quando necessario, diluendo così il costo per il materiale "scolastico".


È indubbio che se Sveva dovesse dimostrare interesse per altro, sarà libera di studiare altro così come andremo a vedere mostre interessanti, visiteremo musei, edifici e quant'altro ci venga voglia di fare. Non ho il minimo dubbio che i bambini se messi nelle condizioni di farlo, imparino più di quanto possiamo immaginare. Prova ne sia il fatto che mia figlia si è svegliata un mattino sapendo scrivere senza che nessuno glie lo abbia insegnato, l'unica cosa che abbiamo fatto è stato facilitarla con degli strumenti semplici ed economici, il resto l'ha fatto lei. Ma non trovo nemmeno disdicevole offrirle degli spunti, degli stimoli e farle fare qualche attività un po' più strutturata.

Per matematica ho già scritto che utilizzeremo anche la Linea del 20 di Camillo Bortolato; mi piace lo strumento e mi piace il libro che lo accompagna, semplice, graficamente piacevole, pulito e ordinato. Ma la matematica ha delle applicazioni pratiche quotidiane, dal fare la spesa al pesare gli ingredienti di una ricetta, dal misurare un cartoncino per realizzare un biglietto di auguri al dividere la torta in parti uguali e ovviamente già da tempo Sveva si diverte a giocare con i numeri. Abbiamo un pallottoliere che le regalò la nonna materna diversi anni fa che le piace moltissimo usare e poi anche online ci sono risorse simpatiche per apprendere l'aritmetica.


Per la letto-scrittura mi sono ispirata a molti dei post sul sito La pappa dolce che offre degli spunti meravigliosi utilizzando il metodo Montessori e Waldorf ma ho anche comprato per curiosità il libro "Facile Facile" di Manuela Duca Ed. Erickson, più che altro perchè volevo capire come presentare alcune delle difficoltà ortografiche e incentivare l'apprendimento della lettura anche in modo più "tradizionale". Sono sincera, non sono sicurissima che mi piaccia poi tanto, anche se è uno strumento utile quando usato in modo un po' più "creativo", tuttavia non riesco a vedere l'utilità di riempire intere pagine di "A" quando ci sono un sacco di modi più interessanti e soprattutto significativi di esercitarsi nella scrittura.



A tal proposito Sveva ha due nuovi amici di penna. Uno è un bambino americano il cui contatto è arrivato grazie ad uno dei gruppi Facebook di secular homeschooling su cui "bazzico". L'altra è un'amichetta, figlia di un'amica anch'essa conosciuta sul web ormai 6 anni fa e con le quali ci incontriamo regolarmente quando siamo dalle loro parti. Mi rendo conto, anche perchè ricordo quanto odiassi quelle pagine piene di lettere che mi facevano riempire a scuola, quanto più interessante sia l'idea di scrivere qualcosa che ci riguarda ad un amico o ad un'amica e infatti Sveva è stata subito entusiasta della proposta di avere dei "penpals". Tuttavia si è premurata di specificare che Arianna non è una sua amica di penna, bensì un'amica reale!

Per fortuna il web, pur con alcuni difetti - facilmente sormontabili se si sa come usarlo BENE - offre tantissimo, e qualcosa inizia ad esserci anche qui in Italia; stiamo infatti "testando" una raccolta di attività sull'autunno preparate da una homeschooler di "vecchia data", i cui figli stanno ora frequentando le scuole superiori dopo diversi anni di scuola famigliare. Quando avremo finito di testarlo per bene, scriveremo qui le nostre impressioni. Quello che abbiamo fatto finora ci piace tantissimo, non solo a Sveva quindi ma anche a me! 

È arrivato venerdì e possiamo dire che la settimana è letteralmente volata, Sveva è estremamente serena e tranquilla, accetta di fare anche qualche esercizio sul quaderno, non più di 15 minuti, avendo capito che poi potrà dedicarsi a cose più divertenti, a giocare e uscire.


mercoledì 16 settembre 2015

I nostri primi giorni

Lunedì mattina ci siamo alzati tutti con calma, abbiamo fatto colazione tutti insieme come raramente accade e poi ho fatto a vedere a Sveva i libri e il materiale che avevo preparato la sera prima.

Abbiamo iniziato con molta calma giocando con il memory dell'alfabeto e leggendo alcuni libri, sua grandissima passione; non a caso il blog lo abbiamo intitolato "La topina di biblioteca".  
Sveva li ama al punto che nel letto, invece che di pupazzi si circonda di libri, li ama come oggetti oltre che per il loro contenuto e durante il giorno la si trova spesso con un libro in mano.


La mappa della nostra casa disegnata dopo aver letto "Me on the Map"


Nel pomeriggio siamo state alla scuola di danza per conoscere i nuovi orari e i corsi disponibili per una bimba "grande" e poi ha giocato con gli amici qui sotto casa.

Ieri ci siamo dedicate un po' all'aritmetica grazie alla linea del 20 che è uno strumento carino e intuitivo per imparare a fare i primi calcoli, ma sicuramente non è e non sarà l'unico che utilizzeremo. Più tardi abbiamo iniziato a colorare e ritagliare un gufo da appendere alla porta per augurarci FELICE AUTUNNO. Lo abbiamo scaricato qui, le mie doti artistiche lasciano alquanto a desiderare quindi apprezzo che ci sia chi condivide queste cose che io non sarei in grado di fare da sola!

Abbiamo anche letto almeno sei volte un' "avventura di lettura" sull'autunno che le è piaciuta tantissimo, ma ne parlerò più avanto nel recensire tutto il materiale che abbiamo ricevuto a riguardo.
Infine siamo state alla biblioteca dei ragazzi, tappa quasi fissa dei pomeriggi invernali, dove sia lei che io siamo state bombardate di domande sull'homeschooling e lei, credetemi, ne è uscita molto "meglio" di me. 

Nessuno è stato polemico, sia chiaro, c'è ovviamente molta curiosità ma io non amo essere al centro dell'attenzione quindi, per darmi un tono, rischio - o forse ci riesco benissimo - di sembrare un po' superba e la cosa non mi piace nemmeno un po'. Quindi se pensate che il mio ego sia grande almeno il doppio di me, sappiate che lo faccio perchè intimamente preferirei scappare ma nel tentativo di non tradire le mie emozioni, suono peggio di quanto vorrei.
Sveva è genuinamente felice di non andare a scuola e al contrario di me*, a lei non pesa per niente essere "la diversa" o che gli altri la guardino come se stesse mentendo spudoratamente e vengano poi a chiedere conferma a me del fatto che DAVVERO DAVVERO non va a scuola. 

*non intendo dire che non sono felice, tutt'altro. È che ci siamo solo noi a farlo qui e siamo i primi, come eravamo i primi - o quasi - ad usare la fascia sei anni fa, attirandoci domande e occhiate continue che gestisco molto meno bene di commenti scritti sul blog o su facebook :)

Stamattina, approfittando del fatto che il papà - ormai ufficialmente soprannominato, in modo scherzoso, "il preside" - sta lavorando da casa e che Sveva non aveva voglia di venire con me, sono uscita con due amiche mamme che ho conosciuto quando Sveva andava all'asilo.

È sempre un piacere confrontarsi con loro perchè pur avendo fatto scelte differenti ed essendo molto diverse, stiamo molto bene insieme e ci rispettiamo profondamente, oltre a volerci un gran bene. Il che di questi tempi lo considero un tesoro di grandissimo valore.

Quando sono tornata a casa e dopo aver giocato molto (attività FONDAMENTALE), ho letto un libro a Sveva: How to make an apple pie and see the world. L'abbiamo letto prima in italiano, poi in inglese e le è piaciuto tantissimo, così tanto che ci siamo poi messe ad interpretarlo. Il libro parla di una bambina che deve fare una torta di mele per cui si reca a comprare gli ingredienti, ma arrivata al negozio lo trova chiuso. 
Così sale su una nave e arriva in Italia dove raccoglie del grano, poi in Francia va a cercare una gallina, una mucca in Gran Bretagna, cannella in Sri Lanka, zucchero in Giamaica e tante belle mele nel Vermont. Mentre giravamo per casa andando alla ricerca degli ingredienti, simulando i mezzi di trasporto citati nel testo, andavamo a guardare sul planisfero e sul mappamondo tutti i luoghi visitati dalla protagonista del libro. 

Nemmeno a dirlo Sveva ha trovato lo Sri Lanka in 3 secondi netti: eh, mamma, c'è scritto che è a forma di pera, è facile! 
Io avrei potuto cercarlo per 20 minuti senza successo, perchè in geografia sono sempre stata una capra (e pure perchè la mia ipermetropia mia ha regalato una presbiopia precoce), nonostante la scuola o "grazie" alla scuola perchè non ho mai trovato un insegnante che mi facesse capire quanto può essere interessante quando si studia in modo avvincente. Ho continuato a trovarla una materia pallosissima fino a non molto tempo fa. Ma questa è una lacuna che intendo finalmente colmare insieme a Sveva, che invece adora atlanti, carte e mappamondi.

Subito dopo aver letto il libro la prima volta abbiamo anche iniziato a scrivere la lista della spesa, visto che venerdì faremo una torta di mele da portare in biblioteca e condividere con gli amici.

Sveva conosce già l'alfabeto e riconosce e sa scrivere tutte le lettere, perchè da qualche mese abbiamo appeso in sala il trenino Carduino, un alfabetiere murale che trovate a questo indirizzo e che è scaricabile gratuitamente. Tiene posto ma è stato utile quando ci chiedeva continuamente come fossero fatte le lettere ed è utile anche ora per dare una sbirciatina se necessario.

Diversi mesi fa aveva iniziato prima scrivendo il suo nome, poi copiando delle parole, i nostri nomi e  quelli degli amici, fino a che a sorpresa - e intendo VERAMENTE a sorpresa - questa mattina dopo aver detto "farina", l'ha scritto, senza suggerimenti nè tentennamenti.
F-A-R-I-N-A, l'ha scritto sul suo diario, seguito da uova e CANNE, che sarebbe la cannella ma a quel punto era già stufa di scrivere :) Comunque come esercizio spontaneo mi pare che vada benissimo, tanto più che sono convinta che si impari molto meglio e più volentieri quando lo si fa con piacere e in modo spontaneo.

Ci siamo poi date all'arte. La scorsa settimana siamo state dai miei genitori e passeggiando nel bosco abbiamo visto molte piante di phytolacca americana, che secondo la leggenda è stata usata per ricavare l'inchiostro con cui è stata scritta la dichiarazione d'Indipendenza. La leggenda dice così e chissà se è proprio vero, vero è ciò che ci ha detto la nostra memoria storica, mio papà. Ci ha raccontato infatti che mia nonna la usava per fare l'inchiosto quando era bambina. Che fortuna scoprire che una pianta era cresciuta spontaneamente nel nostro cortile mentre noi eravamo in vacanza!
Così Sveva l'ha raccolta, conservando anche alcune foglie che ha messo a seccare nell'erbario, poi ha raccolto le bacche e le ha pestate nel mortaio, infine l'abbiamo filtrata e poi lei l'ha utilizzata con un pennello morbido per creare un inchiostro di un bellissimo rosa carico con cui ha fatto dei disegni di farfalle e giraffe da regalare alla sua maestra di danza, il cui nome ha scritto senza errori e senza suggerimenti. 

- ATTENZIONE, LA PHYTOLACCA È TOSSICA SE INGERITA QUINDI NON USATELA CON BAMBINI PICCOLI








Stasera invece ha deciso di intervistarci e di scrivere quindi i nostri piatti, film e serie tv preferite ma dopo poco è crollata addormentata sul divano, visto che oggi ha ricominciato a fare danza con la sua amatissima maestra Stefania.

Siamo entrate in pieno nello spirito dell'homeschooling, che è scoperta continua, meraviglia e in cui tutto può diventare lo spunto per imparare qualcosa di nuovo. 
Io faccio da tramite proponendo letture e attività ma senza forzare la mano, semplicemente mostrandomi entusiasta e contenta di fare con lei, come lo sono sempre stata! 



Presto vi parlerò del nostro curriculum, di come e perchè l'ho scelto. 

P.S. Sì, Sveva è in pigiama in tutte le foto anche se fatte in giorni diversi...privilegi da homeschoolers! :)