venerdì 18 settembre 2015

Build your library, il nostro curriculum

Fin da quando la decisione di fare homeschooling è stata presa, abbiamo iniziato a chiederci che cosa avremmo fatto con Sveva, anche in considerazione del fatto che sosterrà l'esame di idoneità e quindi dovremo metterla in condizione di raggiungere gli obiettivi previsti dalle indicazioni nazionali.

Ho iniziato a sfogliare alcuni testi in adozione nelle scuole e ho visionato una guida dell'insegnante, tuttavia non mi sembrava che potessero fare al caso nostro. Molte delle cose presenti sui testi o sulla guida Sveva già le conosce bene per cui era mia intenzione offrirle stimoli maggiori.

D'altronde se devo utilizzare il testo in adozione a scuola, tanto vale che a scuola ci vada. Anche se sicuramente l'avrei presentato in modo accattivante, avrei dovuto prima di tutto trovarlo accattivante io e proprio non ci riuscivo.

Allo stesso tempo non me la sentivo di lasciare tutto al caso ma nemmeno di affidarmi completamente ad un programma predefinito e troppo rigido.
In Italia le famiglie che fanno homeschooling sono ancora poche e non c'è molto materiale a disposizione mentre in USA, dove gli homeschooler sono milioni, c'è una vastissima offerta di piani di studio, alcuni anche gratuiti. La maggior parte sono religiosi ma esistono anche dei piani di studio non religiosi (secular) e dopo averne valutati alcuni, ho scelto questo.

Build your library (letteralmente "costruisci la tua biblioteca") è un curriculum basato su materiale letterario. In altre parole sui libri. Ma che libri?

Ovviamente dipende dalla "classe" o "grade" ma niente e nessuno vietano di utilizzare un curriculum di una classe inferiore o superiore adattandolo alle esigenze dei bambini. Noi per esempio abbiamo scelto quello per il Kindergarten perchè tratta un argomento che a Sveva interessa molto: il mondo. Inoltre è meno impegnativo di quello successivo e in questo momento in cui lei si sta concentrando molto sul "leggere, scrivere e far di conto" mi è sembrato più appropriato. A partire da libri illustrati, ma non solo, si inizia un viaggio intorno al mondo estremamente divertente e stimolante.

I libri "cardine" che verranno utilizzati durante tutto l'anno sono L'atlante per bambini della National Geographic, un Atlante degli animali (noi non abbiamo preso quello consigliato ma stiamo usando L'atlante degli animali di Virginie Aladjid, L'ippocampo edizioni), un libro bellissimo sui bambini del mondo "Children just like me", un libro di attività creative dal mondo "Around the worlds art and Activities" e un libro di cucina dal mondo che però non siamo riusciti a trovare per cui ci affideremo al web per scoprire e testare ricette di altri paesi.





Oltre ai libri sopracitati vengono proposti numerosi altri libri, tra cui "How to make an apple pie and see the world"  e "Me on the map" che ho già citato in un post precedente e che stiamo utilizzando questa settimana.
A partire dalla prossima settimana, se la biblioteca riuscirà a farcelo arrivare in tempo, inizieremo a leggere "La piccola casa nei grandi boschi" di Laura Ingalls, QUELLA Laura Ingalls della casa nella prateria, serie TV forse sconosciuta ai più giovani ma la cui sigla risuona già nelle orecchie dei miei coetenei.

La lettura della piccola casa richiederà 4 settimane durante le quali proporrò diverse attività di geografia, storia, scienze e arte come previsto dal curriculum e poi passeremo ad altri libri che ci porteranno in giro per il mondo permettendo a Sveva di raggiungere gli obiettivi previsti per la classe prima (ad esclusione di matematica e italiano per cui utilizzo materiale diverso) pur stimolando la sua curiosità e soddisfacendo i suoi interessi.

Vederla entusiasta del suo mappamondo, intenta a guardare stato per stato, chiedendomi dove vivono o da dove vengono alcuni dei nostri amici, è una grande gioia. Il libro "Me on the map" la sta aiutando a capire meglio la sua posizione nel mondo e la entusiasma scoprire ogni giorno cose nuove.

È chiaro che l'argomento verrà approfondito ulteriormente nei prossimi anni ma intanto inizia ad avere un'idea di come sia fatta la terra con i suoi continenti, scoprirà come vivono le persone nel resto del mondo e insieme a lei anche io andrò alla scoperta di luoghi poco noti.

Il costo del curriculum è ragionevole, ho pagato circa 25$ per il curriculum per tutto l'anno. È molto flessibile perchè posso adattarlo ai tempi di Sveva, alla nostra lingua (molti dei libri sono disponibili in Italiano ma il fatto che altri siano in Inglese non è un problema e posso sostituire alcuni dei libri con altri simili sull'argomento), non è "troppo", se un'attività non ci piace la saltiamo, se un libro non ci piace nessuno ci obbliga a leggerlo ma tendenzialmente, conoscendola e anche sentendo i pareri di altre famiglie che utilizzano lo stesso curriculum, so che li amerà tutti.

La decisione di usare un curriculum è dipesa, come dicevo, dalla mia necessità di avere un programma da seguire per quanto flessibile e interessante. Per me sapere che ogni giorno potrò fare riferimento al curriculum per proporre cose nuove a Sveva è importante, soprattutto durante questo suo primo anno.

Inoltre non è necessario acquistare tutti i libri immediatamente, alcuni li posso chiedere alla biblioteca, alcuni sono disponibili in versione e-book, altri ancora sono reperibili usati a pochi euro e li ordinerò o acquisterò solo quando necessario, diluendo così il costo per il materiale "scolastico".


È indubbio che se Sveva dovesse dimostrare interesse per altro, sarà libera di studiare altro così come andremo a vedere mostre interessanti, visiteremo musei, edifici e quant'altro ci venga voglia di fare. Non ho il minimo dubbio che i bambini se messi nelle condizioni di farlo, imparino più di quanto possiamo immaginare. Prova ne sia il fatto che mia figlia si è svegliata un mattino sapendo scrivere senza che nessuno glie lo abbia insegnato, l'unica cosa che abbiamo fatto è stato facilitarla con degli strumenti semplici ed economici, il resto l'ha fatto lei. Ma non trovo nemmeno disdicevole offrirle degli spunti, degli stimoli e farle fare qualche attività un po' più strutturata.

Per matematica ho già scritto che utilizzeremo anche la Linea del 20 di Camillo Bortolato; mi piace lo strumento e mi piace il libro che lo accompagna, semplice, graficamente piacevole, pulito e ordinato. Ma la matematica ha delle applicazioni pratiche quotidiane, dal fare la spesa al pesare gli ingredienti di una ricetta, dal misurare un cartoncino per realizzare un biglietto di auguri al dividere la torta in parti uguali e ovviamente già da tempo Sveva si diverte a giocare con i numeri. Abbiamo un pallottoliere che le regalò la nonna materna diversi anni fa che le piace moltissimo usare e poi anche online ci sono risorse simpatiche per apprendere l'aritmetica.


Per la letto-scrittura mi sono ispirata a molti dei post sul sito La pappa dolce che offre degli spunti meravigliosi utilizzando il metodo Montessori e Waldorf ma ho anche comprato per curiosità il libro "Facile Facile" di Manuela Duca Ed. Erickson, più che altro perchè volevo capire come presentare alcune delle difficoltà ortografiche e incentivare l'apprendimento della lettura anche in modo più "tradizionale". Sono sincera, non sono sicurissima che mi piaccia poi tanto, anche se è uno strumento utile quando usato in modo un po' più "creativo", tuttavia non riesco a vedere l'utilità di riempire intere pagine di "A" quando ci sono un sacco di modi più interessanti e soprattutto significativi di esercitarsi nella scrittura.



A tal proposito Sveva ha due nuovi amici di penna. Uno è un bambino americano il cui contatto è arrivato grazie ad uno dei gruppi Facebook di secular homeschooling su cui "bazzico". L'altra è un'amichetta, figlia di un'amica anch'essa conosciuta sul web ormai 6 anni fa e con le quali ci incontriamo regolarmente quando siamo dalle loro parti. Mi rendo conto, anche perchè ricordo quanto odiassi quelle pagine piene di lettere che mi facevano riempire a scuola, quanto più interessante sia l'idea di scrivere qualcosa che ci riguarda ad un amico o ad un'amica e infatti Sveva è stata subito entusiasta della proposta di avere dei "penpals". Tuttavia si è premurata di specificare che Arianna non è una sua amica di penna, bensì un'amica reale!

Per fortuna il web, pur con alcuni difetti - facilmente sormontabili se si sa come usarlo BENE - offre tantissimo, e qualcosa inizia ad esserci anche qui in Italia; stiamo infatti "testando" una raccolta di attività sull'autunno preparate da una homeschooler di "vecchia data", i cui figli stanno ora frequentando le scuole superiori dopo diversi anni di scuola famigliare. Quando avremo finito di testarlo per bene, scriveremo qui le nostre impressioni. Quello che abbiamo fatto finora ci piace tantissimo, non solo a Sveva quindi ma anche a me! 

È arrivato venerdì e possiamo dire che la settimana è letteralmente volata, Sveva è estremamente serena e tranquilla, accetta di fare anche qualche esercizio sul quaderno, non più di 15 minuti, avendo capito che poi potrà dedicarsi a cose più divertenti, a giocare e uscire.


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