mercoledì 11 novembre 2015

San Martino

Mi sono girata un attimo ed è già novembre; la scorsa settimana ho compiuto 38 anni ma io comunque non me ne sento più di sei e mezzo.

Passato il compleanno, si pensa già al Natale ovviamente e visto che se dessi ascolto a Sveva dovremmo già addobbare l'albero, ho deciso di parlarle di San Martino. Non siamo credenti ma la leggenda mi è sempre piaciuta e così glie l'ho raccontata, senza scomodare divinità alcuna ma soltanto un po' di "magia" per raccontare perché, quando il sole scalda le giornate di novembre, si parla "estate di San Martino".

Questa "estate" ci sta dando tanta gioa e stiamo cercando di godercela il più possibile, noi che dell'estate, quella vera, non amiamo il troppo caldo e l'afa.

Così dopo essere state al parco siamo tornate a casa e mentre io lavoravo Sveva ha colorato un disegno di San Martino che ho trovato su La pappa dolce.







 Quando ha finito di colorare, invece di fare i buchi alla pagina ha voluto ritagliare l'immagine e incollarla, perché ha delle forbici nuove che ovviamente andavano collaudate.

Abbiamo poi fatto un dettato utilizzando alcune delle parole che abbiamo trovato nella storia e con le lettere che già abbiamo affrontato.

Le piace tantissimo il quaderno ad anelli perché può tenere tutto insieme; per me è anche estremamente pratico.

Fino a poco tempo fa Sveva, pur amando colorare, non rispettava i margini. Io non me ne sono mai crucciata e col tempo ha iniziato lei a voler essere più precisa, prova che non è qualcosa che si possa o debba insegnare.





Dopo aver finito il dettato, abbiamo iniziato a preparare la pasta frolla per fare il biscotto di San Martino che si mangia tradizionalmente a Venezia; noi abbiamo fatto un impasto "normale" e ci siamo aiutate con un'immagine presa in rete per ricavare la sagoma del biscottone.





Preparazione del modello

Manine in pasta

Mamma impasta e Sveva fotografa, anche bene direi!


Mentre l'impasto riposava in frigorifero, ci siamo messe a costruire due lanterne; ci sono varie interpretazioni a riguardo ma per Sveva la spinta a farle è stata scoprire che i bambini del nord Europa accendono la lanterna ogni sera fino a Natale, forse le pare che l'attesa sarà così più breve! 

Abbiamo fatto due lanterne semplicissime perché volevo che fosse in grado di farle quasi da sola. 
Abbiamo usato due strisce di cartoncino 25x15 cm; le lanterne sono venute un po' strette quindi vi consiglierei di fare due strisce di 35 x 15.

Sveva ha poi deciso di realizzare i disegni da intagliare servendosi di uno stencil delle principesse che abbiamo in casa da tempo e un Uniposca bianco a punta fine perché chiaramente non riusciva più a pazientare per provarlo! 



Lei ha scelto i soggetti e la loro disposizione e io li ho ritagliati con un taglierino di precisione.
Sul retro di ogni figura Sveva ha incollato dei ritagli di carta velina colorata



e abbiamo montato le lanterne, su cui Sveva ha deciso, giusto per poter usare ancora il pennarello bianco, di scrivere "San Martino 2015". Abbiamo poi utilizzato due "candeline" elettriche per illuminare dall'interno le nostre lanternine; non ho paura che Sveva possa bruciarsi ma una fiamma libera vicino a della carta E a due gatte pazzoidi non è ci è parsa una buona idea, quindi abbiamo optato per innocue fiammelle a batteria :) Ecco il risultato! 


Intanto la pasta frolla si era solidificata e ci siamo date alla pasticceria, non condividerò la ricetta perché non è venuta come avrei sperato, era difficilissima da tirare e ne ho sciupata parecchia, inoltre continuava a rompersi e so che è dipeso probabilmente da noi, comunque se avete una ricetta per pasta frolla collaudata, usate quella. La parte divertente, d'altronde, è stato il ritaglio dei biscotti e la successiva decorazione. Abbiamo approfittato per fare un altro dettato... di biscotto! :)

La sagoma di San Martino a cavallo
Letterine
Ed ecco il risultato finale, quando Mirko è arrivato a casa Sveva stava per esplodere, non vedeva l'ora di mostrarglielo. Io, sinceramente, ho maledetto mentalmente l'impasto più e più volte e più che dei biscotti avrei avuto bisogno di un bicchiere di novello (o due), anche senza castagne ma l'importante, come sempre, è aver fatto una bella esperienza di cui Sveva è stata felice ed orgogliosa.




BUON SAN MARTINO DA SVEVA!



P.S. sì, è vero, abbiamo anticipato il tutto di un giorno ma l'abbiamo fatto per poter pubblicare il post nel giorno giusto!