mercoledì 16 settembre 2015

I nostri primi giorni

Lunedì mattina ci siamo alzati tutti con calma, abbiamo fatto colazione tutti insieme come raramente accade e poi ho fatto a vedere a Sveva i libri e il materiale che avevo preparato la sera prima.

Abbiamo iniziato con molta calma giocando con il memory dell'alfabeto e leggendo alcuni libri, sua grandissima passione; non a caso il blog lo abbiamo intitolato "La topina di biblioteca".  
Sveva li ama al punto che nel letto, invece che di pupazzi si circonda di libri, li ama come oggetti oltre che per il loro contenuto e durante il giorno la si trova spesso con un libro in mano.


La mappa della nostra casa disegnata dopo aver letto "Me on the Map"


Nel pomeriggio siamo state alla scuola di danza per conoscere i nuovi orari e i corsi disponibili per una bimba "grande" e poi ha giocato con gli amici qui sotto casa.

Ieri ci siamo dedicate un po' all'aritmetica grazie alla linea del 20 che è uno strumento carino e intuitivo per imparare a fare i primi calcoli, ma sicuramente non è e non sarà l'unico che utilizzeremo. Più tardi abbiamo iniziato a colorare e ritagliare un gufo da appendere alla porta per augurarci FELICE AUTUNNO. Lo abbiamo scaricato qui, le mie doti artistiche lasciano alquanto a desiderare quindi apprezzo che ci sia chi condivide queste cose che io non sarei in grado di fare da sola!

Abbiamo anche letto almeno sei volte un' "avventura di lettura" sull'autunno che le è piaciuta tantissimo, ma ne parlerò più avanto nel recensire tutto il materiale che abbiamo ricevuto a riguardo.
Infine siamo state alla biblioteca dei ragazzi, tappa quasi fissa dei pomeriggi invernali, dove sia lei che io siamo state bombardate di domande sull'homeschooling e lei, credetemi, ne è uscita molto "meglio" di me. 

Nessuno è stato polemico, sia chiaro, c'è ovviamente molta curiosità ma io non amo essere al centro dell'attenzione quindi, per darmi un tono, rischio - o forse ci riesco benissimo - di sembrare un po' superba e la cosa non mi piace nemmeno un po'. Quindi se pensate che il mio ego sia grande almeno il doppio di me, sappiate che lo faccio perchè intimamente preferirei scappare ma nel tentativo di non tradire le mie emozioni, suono peggio di quanto vorrei.
Sveva è genuinamente felice di non andare a scuola e al contrario di me*, a lei non pesa per niente essere "la diversa" o che gli altri la guardino come se stesse mentendo spudoratamente e vengano poi a chiedere conferma a me del fatto che DAVVERO DAVVERO non va a scuola. 

*non intendo dire che non sono felice, tutt'altro. È che ci siamo solo noi a farlo qui e siamo i primi, come eravamo i primi - o quasi - ad usare la fascia sei anni fa, attirandoci domande e occhiate continue che gestisco molto meno bene di commenti scritti sul blog o su facebook :)

Stamattina, approfittando del fatto che il papà - ormai ufficialmente soprannominato, in modo scherzoso, "il preside" - sta lavorando da casa e che Sveva non aveva voglia di venire con me, sono uscita con due amiche mamme che ho conosciuto quando Sveva andava all'asilo.

È sempre un piacere confrontarsi con loro perchè pur avendo fatto scelte differenti ed essendo molto diverse, stiamo molto bene insieme e ci rispettiamo profondamente, oltre a volerci un gran bene. Il che di questi tempi lo considero un tesoro di grandissimo valore.

Quando sono tornata a casa e dopo aver giocato molto (attività FONDAMENTALE), ho letto un libro a Sveva: How to make an apple pie and see the world. L'abbiamo letto prima in italiano, poi in inglese e le è piaciuto tantissimo, così tanto che ci siamo poi messe ad interpretarlo. Il libro parla di una bambina che deve fare una torta di mele per cui si reca a comprare gli ingredienti, ma arrivata al negozio lo trova chiuso. 
Così sale su una nave e arriva in Italia dove raccoglie del grano, poi in Francia va a cercare una gallina, una mucca in Gran Bretagna, cannella in Sri Lanka, zucchero in Giamaica e tante belle mele nel Vermont. Mentre giravamo per casa andando alla ricerca degli ingredienti, simulando i mezzi di trasporto citati nel testo, andavamo a guardare sul planisfero e sul mappamondo tutti i luoghi visitati dalla protagonista del libro. 

Nemmeno a dirlo Sveva ha trovato lo Sri Lanka in 3 secondi netti: eh, mamma, c'è scritto che è a forma di pera, è facile! 
Io avrei potuto cercarlo per 20 minuti senza successo, perchè in geografia sono sempre stata una capra (e pure perchè la mia ipermetropia mia ha regalato una presbiopia precoce), nonostante la scuola o "grazie" alla scuola perchè non ho mai trovato un insegnante che mi facesse capire quanto può essere interessante quando si studia in modo avvincente. Ho continuato a trovarla una materia pallosissima fino a non molto tempo fa. Ma questa è una lacuna che intendo finalmente colmare insieme a Sveva, che invece adora atlanti, carte e mappamondi.

Subito dopo aver letto il libro la prima volta abbiamo anche iniziato a scrivere la lista della spesa, visto che venerdì faremo una torta di mele da portare in biblioteca e condividere con gli amici.

Sveva conosce già l'alfabeto e riconosce e sa scrivere tutte le lettere, perchè da qualche mese abbiamo appeso in sala il trenino Carduino, un alfabetiere murale che trovate a questo indirizzo e che è scaricabile gratuitamente. Tiene posto ma è stato utile quando ci chiedeva continuamente come fossero fatte le lettere ed è utile anche ora per dare una sbirciatina se necessario.

Diversi mesi fa aveva iniziato prima scrivendo il suo nome, poi copiando delle parole, i nostri nomi e  quelli degli amici, fino a che a sorpresa - e intendo VERAMENTE a sorpresa - questa mattina dopo aver detto "farina", l'ha scritto, senza suggerimenti nè tentennamenti.
F-A-R-I-N-A, l'ha scritto sul suo diario, seguito da uova e CANNE, che sarebbe la cannella ma a quel punto era già stufa di scrivere :) Comunque come esercizio spontaneo mi pare che vada benissimo, tanto più che sono convinta che si impari molto meglio e più volentieri quando lo si fa con piacere e in modo spontaneo.

Ci siamo poi date all'arte. La scorsa settimana siamo state dai miei genitori e passeggiando nel bosco abbiamo visto molte piante di phytolacca americana, che secondo la leggenda è stata usata per ricavare l'inchiostro con cui è stata scritta la dichiarazione d'Indipendenza. La leggenda dice così e chissà se è proprio vero, vero è ciò che ci ha detto la nostra memoria storica, mio papà. Ci ha raccontato infatti che mia nonna la usava per fare l'inchiosto quando era bambina. Che fortuna scoprire che una pianta era cresciuta spontaneamente nel nostro cortile mentre noi eravamo in vacanza!
Così Sveva l'ha raccolta, conservando anche alcune foglie che ha messo a seccare nell'erbario, poi ha raccolto le bacche e le ha pestate nel mortaio, infine l'abbiamo filtrata e poi lei l'ha utilizzata con un pennello morbido per creare un inchiostro di un bellissimo rosa carico con cui ha fatto dei disegni di farfalle e giraffe da regalare alla sua maestra di danza, il cui nome ha scritto senza errori e senza suggerimenti. 

- ATTENZIONE, LA PHYTOLACCA È TOSSICA SE INGERITA QUINDI NON USATELA CON BAMBINI PICCOLI








Stasera invece ha deciso di intervistarci e di scrivere quindi i nostri piatti, film e serie tv preferite ma dopo poco è crollata addormentata sul divano, visto che oggi ha ricominciato a fare danza con la sua amatissima maestra Stefania.

Siamo entrate in pieno nello spirito dell'homeschooling, che è scoperta continua, meraviglia e in cui tutto può diventare lo spunto per imparare qualcosa di nuovo. 
Io faccio da tramite proponendo letture e attività ma senza forzare la mano, semplicemente mostrandomi entusiasta e contenta di fare con lei, come lo sono sempre stata! 



Presto vi parlerò del nostro curriculum, di come e perchè l'ho scelto. 

P.S. Sì, Sveva è in pigiama in tutte le foto anche se fatte in giorni diversi...privilegi da homeschoolers! :) 







2 commenti:

  1. Ciao!
    Che belle emozioni state vivendo!
    Godetevi il tempo come un tesoro prezioso e continuate così, con stupore e tanta carica!!!

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